Aiuta a sentirsi più leggere, asgonfiarsi, a ritrovare l’energia, adepurarsi dalle tossine: e questi sono solo alcuni dei benefici indotti dall’acqua, dal punto di vista salutare.
In fatto di bellezza regala pelle e capelli luminosi, attenua le rotondità dovute a ritenzione idrica, combatte la cellulite, aumenta l’idratazione. Ce n’è abbastanza per bere acqua a sufficienza? Dai medici ai dietologi; dai nutrizionisti ai consulenti beauty: tutti consigliano di bere acqua, e se esistono trucchi per berne di più, pochi sanno come si deve bere.

“È sbagliato ingurgitare mezzo litro d’acqua tutto in un fiato – chiarisce il Professore Dino Vaira, specialista in Gaestroenterologia all’Ospedale Sant’Orsola Malpighi di Bologna – perchè anzichè idratare il corpo (e trarne così beneficio), la grossa quantità d’acqua arriva velocemente alla vescica, inducendo l’organismo a sentire impellente il bisogno di urinare: in questo modo si elimina in breve tempo l’acqua ingerita, annullandone le potenzialità salutari”. E il senso di sete permane.

Come bisogna bere, allora?

“A piccoli sorsi – spiega il gastroenterologo Vaira – si pensi alla quantità di un cucchiaio da brodo. Più il sorso è piccolo, più l’organismo ne trae beneficio, con la conseguenza che aiuta a curare piccoli disturbi, ma molto fastidiosi, soprattutto per le donne, per motivi morfologici. Mi riferisco a colite, pancia gonfia, sensazione di gonfiore, cattiva digestione.

Per usare una metafora medica l’acqua deve arrivare all’interno delle cellule lentamente, come una flebo, che a poco a poco inietta sostanze liquide”.

Tempi e quantità
La regola è quella dei 2 litri d’acqua al giorno. Da assumere in questo modo:
– al mattino (alle 8.30 alle 12.30) bere il primo litro
– il pomeriggio (dalle 14.30 alle 20.30) bere il secondo litro. Oltre tale tempo non è consigliabile continuare la ‘terapia dell’acqua’, perchè potrebbe disturbare il sonno, inducendo lo stimolo ad urinare.

Si può bere durante i pasti principali?

“Non va dimenticata l’acqua assunta durante i pasti – aggiunge il professore – non è corretto dimenticarsi dell’acqua con la paura di non digerire o di sentirsi più gonfi. Al contrario: l’acqua nei pasti principali fluidifica meglio i succhi gastrici. Si suggerisce quindi di bere un sorso tra una portata e l’altra”.

Una volta assunta l’abitudine di bere acqua nel modo corretto, si starà meglio, molto meglio, “ma è bene aspettare 2 settimane per notarne i beneifici, perchè l’organismo deve assimilare la nuova abitudine” – conclude il Professore Dino Vaira.