Imparare a utilizzare aromi e spezie in cucina è una strategia efficace per proteggere la salute dagli effetti negativi del sodio. A dimostrarlo è uno studio presentato al convegno dell’American Heart Association in cui un gruppo di ricercatori guidato da Cheryl Anderson, esperta dell’Università della California di San Diego, hanno insegnato a dei volontari a sostituire il sale utilizzato per insaporire le pietanze proprio con aromi e spezie, scoprendo che in questo modo è più facile ridurre l’apporto quotidiano di sodio senza essere costretti a seguire una dieta rigida fatta solo di alimenti e bibite strettamente controllati.

Lo studio ha previsto due fasi. Nelle 4 settimane iniziali i 55 volontari coinvolti hanno seguito una dieta a basso conteuto di sodio mangiando solo cibi e bevande consegnati loro dai ricercatori. I dati raccolti hanno dimostrato che questo approccio alla riduzione dell’assunzione di sale è estremamente efficace e riesce a far scendere l’apporto di sodio da una media quotidiana di 3,45 grammi a 1,66 grammi al giorno. Nelle 20 settimane successive a metà dei partecipanti è stato chiesto di continuare a limitare il consumo di sale senza però indicare loro una strategia per farlo. All’altra metà è invece stato insegnato come utilizzare spezie ed aromi in cucina. Questi fortunati volontari, ha spiegato Anderson, “hanno imparato strategie per risolvere i problemi, l’uso di aromi e spezie nelle ricette, in che modo la cultura influenza la scelta delle spezie, come monitorare la dieta, a superare gli ostacoli nell’effettuare cambiamenti dell’alimentazione, come scegliere e ordinare i cibi quando si mangia fuori casa e come rendere definitiva l’assunzione di basse quantità di sodio”.

A giudicare dai risultati, questo tipo di approccio può rappresentare un reale aiuto nell’ardua impresa di rinunciare ad un ingrediente tanto diffuso nelle cucine quanto il sale. Infatti anche se nella seconda fase dello studio l’assunzione quotidiana di sodio è tornata ad aumentare, i partecipanti cui è stato insegnato ad utilizzare aromi e spezie ne hanno assunti circa 966 mg in meno al giorno. “Abbiamo bisogno di un approccio pubblico alla salute mirato a rendere possibile per i consumatori rispettare uno stile alimentare con meno sodio”, ha commentato Anderson, sottolineando, alla luce di questi risultati che “un intervento basato sull’educazione e alternative saporite al sodio potrebbe essere una soluzione”.