Gli standard italiani per la cura del diabete mellito 2009-2010 hanno definito in tal modo le diverse tipologie di diabete:

tipo 1

È causato da distruzione b-cellulare, su base autoimmune o idiopatica, ed è caratterizzato da una carenza insulinica assoluta (la variante LADA, Latent Autoimmune Diabetes in Adult,ha decorso lento e compare nell’adulto).

tipo 2

È causato da un deficit parziale di secrezione insulinica, che in genere progredisce nel tempo ma non porta mai a una carenza assoluta di ormone e che si instaura spesso su una condizione, più o meno severa, di insulino-resistenza su base multifattoriale.

gestazionale

È causato da difetti funzionali analoghi a quelli del diabete tipo 2, viene diagnosticato per la prima volta durante la gravidanza e in genere regredisce dopo il parto per poi ripresentarsi spesso a distanza di anni con le caratteristiche del diabete tipo 2.

monogenico

È causato da difetti genetici singoli che alterano secrezione e/o azione insulinica (es. MODY, diabete lipoatrofico, diabete neonatale).

secondario

È conseguenza di patologie che alterano la secrezione insulinica (es. pancreatite cronica o pancreasectomia) o l’azione insulinica (es. acromegalia o ipercortisolismo) o dipende dall’uso cronico di farmaci (es. steroidi, antiretrovirali, antirigetto) o dall’esposizione a sostanze chimiche.

La terapia nutrizionale oggi è ritenuta il cardine del trattamento del diabete di tipo 1 (insulino-dipendente) e di quello di tipo 2 (non insulino-dipendente).

ALIMENTI DA PREFERIRE  E DA EVITARE

ALIMENTI PERMESSI:

  • Cereali(pasta, pane, fette biscottate, salatini, grissini), legumi, verdura
  • Frutta: mela, arance, ananas, ciliegie, mandarini, kiwi, pere, pompelmo, albicocche, fragole, pesce, cocomero, melone, anguria
  • pesce (3 volte a settimana), carne (2-3 volte a sett.), uova e latticini (massimo due volte  a settimana).
  • latte, yogurt

ALIMENTI DA USARE CON MOLTA MODERAZIONE:

  • Frutta da non preferire (o assumere in piccola quantità):
  • banana, fichi, uva, cachi, ciliegie,
  • sono ricchi di zuccheri e poveri di fibre, vanno pertanto consumati sporadicamente ed in piccola quantità.

 

Ovviamente questi consigli nutrizionali sono solo di indicazione generale e non vanno intesi come sostitutivi di un intervento mirato da parte di un professionista. È bene sapere che, come per ogni stato patologico, anche per il trattamento nutrizionale del diabete è necessaria una attenta valutazione clinica e nutrizionale del singolo caso e risulta indispensabile un dosaggio più preciso dei singoli nutrienti da assumere con l’alimentazione. Chiedi aiuto al nutrizionista!

È stato scientificamente provato che una corretta alimentazione (con i dovuti accorgimenti dietetici) ed il mantenimento del peso entro certi parametri è l’optimum per la prevenzione ed il trattamento del diabete ed offre l’opportunità di limitare l’approccio farmacologico.