L’acido urico è una sostanza chimica organica di origine naturale a carattere fortemente acido (C5H4N4O3). Si forma negli organismi viventi superiori come sottoprodotto nel metabolismo degli aminoacidi e delle purine. Nel corpo umano l’acido urico è formato come prodotto del metabolismo delle purine, ed in condizioni fisiologiche viene eliminato dal rene nelle urine. Se vi è iperuricemia, con una concentrazione di almeno 0,1 g/l di acido urico nel sangue, esso può precipitare ed accumularsi nelle articolazioni e nel tessuto connettivo, causando la patologia nota col nome di gotta.

ALIMENTI DA PREFERIRE  E DA EVITARE

ALIMENTI PERMESSI:

  • Alimenti a basso contenuto in purine(da 0 ad 15 mg/100 g)
  • latte, uova, formaggi, verdure, ortaggi (eccetto quelli sopraelencati), frutta, pasta e gli altri cereali (fatta eccezione per germe di grano e prodotti integrali)

ALIMENTI DA USARE CON MOLTA MODERAZIONE:

  • Alimenti a contenuto medio di purine(da 50 ad 150 mg/100 g)
  • carni, pollame, pesce, crostacei, salumi e insaccati in genere; piselli, fagioli,lenticchie, asparagi, spinaci, cavolfiori, funghi

ALIMENTI DA EVITARE:

  • Alimenti ad elevato contenuto in purine(da 150 ad 800 mg/100 g)
  • alici o acciughe, sardine, animelle, fegato, rognone, cervello, estratto di carne, selvaggina

Ovviamente questi consigli nutrizionali sono solo di indicazione generale e non vanno intesi come sostitutivi di un intervento mirato da parte di un professionista. È bene sapere che, come per ogni stato patologico, anche per il trattamento nutrizionale dell’iperuricemia è necessaria una attenta valutazione clinica e nutrizionale del singolo caso e risulta indispensabile un dosaggio più preciso dei singoli nutrienti da assumere con l’alimentazione. Chiedi aiuto al nutrizionista!

È stato scientificamente provato che una corretta alimentazione (con i dovuti accorgimenti dietetici) ed il mantenimento del peso entro certi parametri è l’optimum per la prevenzione ed il trattamento dell’iperuricemia ed offre l’opportunità di limitare l’approccio farmacologico.