1 l di mosto di vino, 120g di farina per dolci. Cannella se gradita un pizzico

PREPARAZIONE “PAPAROTTA”

Mettere il mosto a bollire per circa mezz’ora. Poi raffreddare mescolare un litro di mosto già bollito con la farina a pioggia (ben setacciata), girando sempre per evitare che si formino dei grumi.

Quando l’impasto avrà raggiunto la giusta consistenza, togliere dal fuoco e versare nei piatti e far freddare.

VALORI NUTRIZIONALI:

sicuramente da menzionare l’alto contenuto calorico della pietanza! beh! è un “dolce” antico e tipicamente autunnale, che un tempo aveva la funzione di fornire energia per il duro lavoro contadino! cosa ci si può aspettare!

rincuoriamoci con la considerazione delle ottime proprietà offerte dai suoi micronutrienti.

Recentemente Il Consiglio Nazionale delle Ricerche, CNR italiano ha certificato le sue proprietà che lo rendono un “potente antiossidante”.

il mosto è costituito dal (fonte: Bastasin e Ceresa, 2002):  70 – 80% da acqua; 15‐30% da zuccheri esosi; 0,5‐1,5% da acidi organici; e la rimanente parte da sostanze come vitamine (soprattutto del gruppo B vitaminaC), tannini, sostanze proteiche e altre sostanze.

Gli esperti dicono che questo succo aiuti a far piazza pulita delle scorie del metabolismo; indurrebbe il fegato a lavorare meglio, concorrerebbe a ridurre il colesterolo ed a disinfiammare tutto l’organismo per il suo contenuto di resveratrolo: un potente antiossidante naturale contenuto nella buccia degli acini e nel vino rosso, responsabile della riduzione della formazione di radicali liberi e che impedisce l’ossidazione del colesterolo cattivo. Alcuni affermano che protegge i vasi cerebrali più del ginkobiloba e può contribuire a migliorare memoria e funzionalità mnemoniche.
Dal punto di vista nutrizionale, come il vino, apporta buone quantità di antiossidanti: i polifenoli ed il “famoso” licopene. Ne deriva che possiede ottime caratteristiche antiossidanti (vaso-protettive, antitumorali ed anti-aging); è stato osservato che, nei pazienti geriatrici, il consumo di succo d’uva sembra rallentare i processi degenerativi della memoria.

Gli esperti sostengono che:

– Drena il fegato e sangue: gli enzimi e le vitamine stimolano a maggior rinnovamento i tessuti epatici;
– Attiva il metabolismo per ridurre il colesterolo: il resveratrolo presente nell’uva aiuta a liberare il sangue dall’eccesso di grassi;
– Effetto antinfiammatorio: l’effetto antiossidante contrasta virus e infezioni

– Recenti ricerche confermerebbero la capacità del resveratrolo di rallentare la proliferazione delle cellule cancerose, grazie alle sue proprietà immunostimolanti ed antinfiammatorie. L’aggiunta di un cucchiaio miele apporta un’attività antibatterica, antianemica e ricostituente: più energia e più vitalità.

buona paparotta a tutti