Davvero convinti che alimentazione e stile di vita non impattino sulla salute? Secondo le Linee Guida 2019 della Società Americana del Diabete (ADA), sono invece l’unica arma per contrastare patologie come il diabete. Alta e preoccupante l’incidenza di questa patologia, che, secondo Istat e studio ‘Arno‘, negli ultimi 10 anni sta registrando cifre da capogiro, con un aumento dell’incidenza dal 4% al 6%. “Il fenomeno è sicuramente da non sottovalutare” – commenta Antonio Papaleo, Presidente ALAD FAND Basilicata, associazione da anni impegnata nella prevenzione e nell’assistenza ai pazienti diabetici. E pensare che le armi per combattere il diabete sono alla portata di tutti: diminuzione del peso se superiore del 5% a quello ottimale, un programma di nutrizione personalizzata, assunzione di carboidrati ricchi di fibre come quelli di verdura, frutta, legumi e cereali integrali e dieta mediterranea, come raccomandano le linee guida ADA. “Noi di ALAD – ricorda Papaleo – da sempre promulghiamo lo stile di vita mediterraneo, attraverso la messa in pratica delle 4 M: Muoversi Molto, Mangiare Meglio, come amiamo ripetere nei convegni e nelle iniziative che svolgiamo da oltre 20 anni sul territorio regionale. Stiamo organizzando, per ottobre, un convegno a Rivello sulla Dieta Mediterranea e in futuro saremo a Matera nell’ambito di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. L’obbiettivo a cui da sempre miriamo è abbattere la percentuale di persone affette da diabete, oltre che migliorare l’assistenza a chi ne risulta affetto”. Quanto è importante la prevenzione del diabete? “E’ una malattia asintomatica, perciò può palesarsi quando intervengono già complicanze terrificanti, invalidanti e che vanno a ledere fortemente la qualità di vita”, spiega Papaleo”. Le stime del ‘sommerso’, ovvero delle persone malate che non sanno di esserlo, parlano di circa 1 milione e 300 mila italiani e ciò che spaventa ancor più è che la predisposizione al diabete aumenta con obesità e sovrappeso, ormai molto diffusi: “Si parla di ‘diabesity’! –ricorda Papaleo- La crescente popolazione di persone obese o in sovrappeso, specie fra i ragazzi, in ragione di 1 su 3, fa capire che bisogna intervenire!”. Poche sane abitudini possono cambiare la vita: pre-occupiamocene!