Il fagiolo di Sarconi combatte il diabete! A rilevarlo è una ricerca realizzata dall’Università degli Studi della Basilicata, in collaborazione con il prestigioso centro di ricerca di Monaco e pubblicato su“Food Chemistry”, una delle principali riviste mondiali del settore. Non è tutto: il fagiolo di Sarconi è candidato a sostituto della convenzionale terapia diabetica con insulina e ipoglicemizzanti orali: una alternativa naturale, senza effetti collaterali e “made in Basilicata”! Stupiti? L’analisi del profilo metabolico dei Fagioli di Sarconi ha confermato la presenza di diverse classi di biomolecole quali alcaloidi, terpenoidi e flavonoidi, responsabili dell’attività antidiabetica: “Dallo studio emerge con grande chiarezza che il consumo dei Fagioli di Sarconi possa essere considerato un approccio farmacologico alternativo per il trattamento del diabete di tipo 1 e 2, senza gli effetti collaterali della terapia tradizionale”, sottolinea Giuliana Bianco, ricercatrice dell’Università della Basilicata. Ecco cosa ne pensa lo chef Federico Valicenti, eccellente “cibosofo” (come ama definirsi), cultore eccelso dei prodotti della sua terra, tanto da celebrarli in tutto il mondo con la sua cucina: “Il fagiolo di Sarconi è una delle eccellenze lucane, uno dei migliori prodotti di quella zona che io scherzosamente chiamo “fagiolandia”, perché vocata alla coltivazione del fagiolo: pensate che su 460/480 ecotipi di fagiolo esistenti al mondo, più di 30 sono di Sacconi! Il fagiolo è un elemento straordinario in cucina, ha una versatilità incredibile: una delle ricette più antiche che ho trovato è per esempio “p’stìdd e fasùl”, una minestra di castagne e fagioli. Straordinario! Secondo me, il fagiolo, è considerato a torto la carne dei poveri: è un prodotto straordinario di per sé, non ha bisogno di altre classificazioni! In cucina non ha limiti! Sono riuscito ad utilizzarlo perfino in abbinamento al caffè: pasta, fagioli e chicchi di caffè macinati. Il fagiolo è veramente qualcosa di unico in cucina, che sia anche antidiabetico fa ancora più piacere: possiamo tenere a freno la glicemia mangiando un prodotto eccezionale, di un territorio eccezionale quale la nostra Basilicata!”