Dai semi della pianta, infatti, tramite un processo di spremitura a freddo, si ottiene un olio vegetale, utile in patologie della pelle con componente allergica, come eczemi, dermatosi, psoriasi, è  un  potente antirughe ed ottimo contro le smagliature. Il suo utilizzo è indicatissimo per l’azione antiossidante svolta dai suoi principi attivi, capaci di contrastare l’invecchiamento cutaneo e rigenerare la pelle secca.

Gli studi clinici hanno rivelato che l’efficacia dell’assunzione interna dell’olio di borragine, nella prevenzione delle patologie cardiovascolari, deriva dalla sua capacità di favorire la produzione delle prostaglandine della serie 1 (PGE1), dotate di attività antiaggregante piastrinica, cardioprotettivaantiscleroticavasodilatatrice. Su questi presupposti si basano molte proprietà terapeutiche ascritte all’olio di borragine come fonte di omega 6, nella riduzione del rischio cardiovascolare, il controllo di colesterolo alto e ipertensione e l’azione antinfiammatoria coadiuvante nella cura dell’artrite reumatoide.

 

LE FOGLIE: LA PARTE PIÙ INTERESANTE DA MANGIARE

Una volta raccolte lavate bene, le foglie di borragine ed i suoi gambi più piccoli e morbidi possono essere le usati e consumati come si fa con le cime di rapa.

Sono buonissimi!

La tradizione lucana li vuole ad insaporire le frittate. Mai provata? Sarebbe un po’ come usare le zucchine o gli asparagi nella frittata: bollita, saltata e poi unita alle uova.

Potete provarla lessata e ripassata in padella, con aglio, olio e acciughe, come si usa alla napoletana o, nella versione più delicata, al vapore, con olio e limone. Se invece volete rendere speciale un primo piatto, ve la suggeriamo come condimento per la pasta, assieme a pomodori e pinoli tostati.

Una verdura da riscoprire!