Una delle domande che più spesso mi ponite è se i funghi possono essere mangiati in dieta.

Molti di voi si stupiscono quando rispondo che sono assimilabili alle verdure e che quindi possono essere tranquillamente consumati come contorno o per preparare dei primi piatti.

La ragione è semplice: i funghi apportano pochissime calorie e, venti appartengano ad un regno vegetale a sè stante, dal punto di vista nutrizionale possono essere considerati tranquillamente degli ortaggi.

I funghi sono un concentrato di salute con appena 22 calorie per 100 grammi di alimento, caratteristica che li rende ideali per le persone che stanno seguendo una dieta dimagrante. Anche perché la loro chitina (e il suo derivato chitosano) svolge un’azione favorente la sensazione di sazietà e di controllo della fame e procurano un ritardo nell’assorbimento dei grassi alimentari.

Il contenuto di minerali non è particolarmente elevato, tranne quello di selenio, che permette loro di esplicare un’azione antiossidante, del potassio (soprattutto nei champignon e nel tartufo nero) e dello zinco, quest’ultimo con attività immunostimolante. Tuttavia, contengono anche una certa dose di ferro, fosforo, manganese e calcio, anche se molto dipende dal tipo di terreno in cui sono cresciuti. È invece complessivamente buono il contenuto vitaminico: in particolare, nei funghi troviamo la B12 e la vitamina D, entrambe assenti negli alimenti di origine vegetale. 

ma allora perché, per anni, sono stati paragonati alla carne e molti di voi li ritengono fonte proteica?

Perché in parte è vero anche questo: i funghi vengono considerati come una sorta di “carne vegetale” perché, rispetto agli altri alimenti di origine vegetale, possiedono una quantità piuttosto rilevante di proteine (3-5% in quelli freschi, 16-39% in quelli secchi). 

Come comportarsi, dunque? scusate liberamente i funghi come contorno, consapevoli della loro pochezza in calorie e del loro elevato potere straziante